Giovedì 16 maggio 2024 |16h30|
Meeting room BIBLIOTECA BEATO PELLEGRINO
Maria Teresa Giaveri
Maria Teresa Giaveri è professoressa emerita di Letterature comparate presso l’Università degli Studi di Torino, nella sua vastissima produzione si annoverano saggi, edizioni, traduzioni nonché romanzi. Specialista di Paul Valéry e di critica genetica, alle ricerche su singoli autori – Nizami, Colette, Sciascia, Isgrò, Svenbro, Kadaré per citarne solo alcuni – e a saggi di impianto comparatistico ha affiancato un interesse per i rapporti della letteratura con la pittura, la musica e l’urbanistica. La sua traduzione di La polvere del mondo di Nicolas Bouvier è uscita nel 2009 per Diabasis ed è stata ripubblicata da Feltrinelli.
L’evento
L’usage du monde, corredato dalle illustrazioni di Thierry Vernet,è stato pubblicato a spese dell’autore nel 1963 e racconta il viaggio compiuto alla metà degli anni Cinquanta da Bouvier e Vernet alla scoperta del Medio Oriente a bordo di una Fiat Topolino.
«Un voyage se passe de motifs. Il ne tarde pas à prouver qu’il se suffit à lui même. On croit qu’on va faire un voyage mais bientôt c’est le voyage qui vous fait ou vous défait»
Luigi Marfè e Maria Teresa Giaveri dialogano su questo libro culto dello scrittore svizzero.
A seguire
Luigi Marfé e Maria Teresa Giaveri, Giocare con i classici
ore 18.30 – Chiostro del Complesso Beato Pellegrino
Dall’amore per la letteratura nasce spesso il piacere della manipolazione o della contaminazione: una poesia genera un quadro, un romanzo diventa un film, un personaggio esce da una storia per proiettarsi in tutt’altra epoca. Da questo piacere sono nati lo scorso anno due libri, ad opera di Maria Teresa Giaveri: a inizio anno è stato pubblicato Nei mari di Ulisse. Sulle orme di Omero alla scoperta di Palmira (Neri Pozza), resoconto storicamente preciso, ma letterariamente irrispettoso, di un’avventurosa spedizione mediterranea; a fine d’anno, Quel ramo del lago di Como (Neri Pozza), un divertissement manzoniano che nasce dalla scoperta che l’inizio dei Promessi Sposi coincide con la fine dei Tre Moschettieri… Così, a chiudere l’anno del Manzoni interviene l’ineguagliabile verve di Alexandre Dumas.